da Gazzetta di Parma del 15 agosto 2022
Povertà In un parcheggio di via Mantova
Quei rottami di auto trasformati in dormitorio
Il C’è chi vive su rottami di auto e furgoni abbandonati in un parcheggio vicino a via Mantova. La segnalazione arriva dal consigliere comunale Arcidiacono.
Appello I veicoli offrono riparo a un senzatetto
Tre rottami, una casa Abitare nel trilocale della disperazione
Arcidiacono: «Trovare una soluzione dignitosa»
C’è la zona giorno e quella notte, c’è lo struggente tentativo di avere un po’ di privacy con sacchi neri da immondizia trasformati in paraventi e tracce evidenti di vita. Come quel volantino di un supermercato che propone le offerte speciali per il Ferragosto. Ma soprattutto, c’è tanta disperazione e consapevolezza che quella, nonostante tutto, non può essere vita. Eppure da qualche tempo uno slargo di via Maestri del Lavoro, nella zona di via Mantova, è la casa e il rifugio di un uomo che occupa tre rottami di auto abbandonate. E ognuna, come detto, viene utilizzata quasi fosse una stanza. A denunciarlo è il consigliere comunale Marco Alfredo Arcidiacono che, a sua volta, ha ricevuto segnalazioni dagli abitanti della zona che hanno notato strani movimenti in quel tratto di strada tra officine e capannoni industriali.
«Sono andato a vedere e ho trovato le tracce evidenti di quel rifugio creato intorno a quelle auto – racconta il consigliere -. La prima è un’utilitaria pulita ma con il frontale completamente distrutto da un’incidente tanto che gli airbag sono esplosi. Quello è probabilmente “l’armadio” in cui vengono riposti il cambio vestiti e pochi altri oggetti: e si notano aU’interno delle valigie. Poi c’è una seconda macchina, sporca e ferma evidentemente da anni coperta all’interno da sacchi per impedire che si veda dentro. Infine, c’è un furgone, anche questo in condizioni disastrose ma che forse offre il ricovero più ampio». Ma di certo non adeguato a sostituire una casa. A confermare che si tratti di una sistemazione di fortuna sono anche altri oggetti visibili all’interno dei mezzi come pacchi di fette biscottate e bottiglie di acqua e bibite ancora piene. Forse la cena di quella persona.
«Inutile dire che la calura estiva di questi giorni avrà portato la temperatura all’interno di quelle auto a livelli spaventosi e certamente pericolosi, così come inaccettabili sono le condizioni igieniche di chi è costretto a vivere in quel modo -prosegue Arcidiacono -. Da qui a qualche mese il problema sarà invece rappresentato dal freddo intenso e dall’umidità».
Ecco perché il consigliere comunale chiede un pronto intervento delle autorità per «offrire condizioni di vita migliori e dignitose» garantendo anche un controllo dei possibili rischi legati alla presenza di persone che vivono in stato di abbandono per le strade. Soprattutto ora che è stato svolto dal personale della Polizia locale un capillare servizio di recupero di mezzi abbandonati sulla sede stradale.
Luca Pelagatti