Nuove povertà, tutti i rischi dal prossimo autunno

24 Ago 2022

Allarme nuove povertà, la Germania lancia l'allarme per l'azzeramento della quota dedicata al risparmio. La crisi arriverà anche in Italia?

RISCHIO NUOVE POVERTÀ: “ZERO RISPARMI” DAL PROSSIMO AUTUNNO

La Germania ha lanciato già da tempo il nuovo allarme sociale dovuto all’aumento dei prezzi dei principali beni di consumo e dell’energia.

L’attenzione cade ora sulla soglia di risparmi che, avvertono sempre dalla Germania, sarà azzerato in autunno, tutto lo stipendio servirà per il cibo e per l’essenziale.

Già nel bel mezzo dell’estate il governo tedesco è stato il più drastico e ha già decretato importanti tagli al consumo di energia visti i continui aumenti del prezzo del gas arrivato oggi a 289 euro/mWh. Le prime previsioni indicavano infatti un taglio dell’illuminazione pubblica, riscaldamenti sia pubblici che privati sotto controllo con un accensione più breve nel corso della giornata, rispetto al passato, e temperature per i termostati più basse rispetto anche solo a un anno fa.

La Germania è anche la nazione che sta facendo incetta di gas naturale da tutti i fornitori alternativi alla Russia. Il motivo, oltre a un’inverno più rigido rispetto all’Italia, sono le industrie pesanti che il governo tedesco dovrà tenere in funzione se non vorrà trovarsi di fronte a una recessione economica importante, a cui potrebbe seguire una crisi sociale senza precedenti. Giusto per ricordarlo, le acciaierie tedesche forniscono i metalli per i maggiori gruppi automobilistici e per tutta una serie di acciai speciali utilizzati in tutto il mondo.

 

LE CASSE DI RISPARMIO “ATTENZIONE AI RISPARMI”

Il responsabile delle casse di risparmio tedesche avverte che il risparmi tedesco è ancora forte e presente, in salute, le banche stanno bene e non hanno paura delle sofferenze. Avvisa però del pericolo imminente: “Gli interi stipendi potrebbero servire interamente per il cibo, i beni e i servizi essenziali già a partire dal tardo autunno”. Il banchiere tedesco ha chiarito che non spettano a lui le decisioni che dovranno essere prese dal governo ma che ha voluto portare alla luce il chiaro andamento del rapporto fra stipendi e consumi. Va ricordato che la Germania ha uno stipendio medio di poco superiore ai 1500 euro. Si tratterebbe quindi della fascia più colpita considerato che, fino a ieri, il lavoratore medio aveva risorse da destinare al risparmio o all’acquisto di beni durevoli come la casa, attività, mezzi e altro.

Il continuo rialzo dell’energia e gli aumenti di prezzi dovuti a una serie di concause potrebbero quindi portare le famiglie tedesche a non avere più nessuna risorsa per il risparmio e, forse, a iniziare a erodere le quote di risparmio per far fronte alle spese impreviste.

 

GIÙ L’IVA SUL GAS

La Germania nelle settimane scorse ha già chiarito che l’iva sul gas verrà portata dal 19% al 7% per far fronte al caro-bollette. L’aumento dei costi di produzione, secondo il governo tedesco, andrebbe a pesare sui consumi e sul benessere delle famiglie tanto da arrivare a provocare un vero disagio sociale difficile da sostenere.

Il 18 agosto 2022 il governo tedesco ha applicato un decreto con cui si taglia quindi il prezzo del gas, un po’ come è avvenuto in Italia per il taglio delle accise in modo da far fronte al caro-benzina.

 

LE INCERTEZZE DELL’AUTUNNO

Come detto già da tempo la Germania suona le trombe e lancia pesanti allarmi mentre approva manovre d’urgenza per far fronte al prossimo inverno.

In Italia è stato scoperto un vasto giacimento di gas naturale che metterebbe il paese al sicuro e rafforzerebbe la posizione nel mercato dell’energia. Stando ai gestori del gas serviranno almeno due anni per iniziare a sfruttare quei giacimenti a pieno titolo.

L’autunno è alle porte, l’inflazione è cresciuta dal 6,8% fino a superare l’8% su base annua mentre negli Stati Uniti l’inflazione ha superato il 9,8% ed è in crescita. Proprio gli USA sono però il paese più temibile, il dollaro ha raggiunto e superato l’euro così che gli scambi commerciali potrebbero subire cambiamenti.

L’Italia deve fare i conti anche con le prossime elezioni, la campagna elettorale ha già influito sul rating nazionale con assestamento al ribasso e outlook incerto. Si tratta quindi del periodo più difficile di incertezza politico-economica, incertezze che potrebbero andare a pesare sul reddito delle famiglie.

Parafrasando quanto detto oggi dal banchiere tedesco, ogni stipendio medio al di sotto dei 1500 euro al mese servirà solo per cibo, beni e servizi essenziali, annullando quindi ogni forma di risparmio e di spesa superflua.

 

DRAGHI: “ECONOMIA INTERNAZIONALE? IN PEGGIORAMENTO”

L’Italia riuscirà a superare difficoltà che oggi sembrano insormontabili, anche se l’economia internazionale è in forte peggioramento. E’ questo il messaggio che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha lanciato ieri al Meeting di Rimini. Un messaggio positivo ma che fa capire quanto il panorama sia incerto già a partire dai prossimi mesi.

 

L’AUSTERITY NEI PAESI EUROPEI

La Francia spegnerà le insegne luminose di notte, abbasserà l’illuminazione pubblica che potrebbe anche essere spenta per alcune ore alla notte. La Germania, oltre a quanto detto finora, valuta il razionamento dell’acqua per le docce.

In entrambi i casi a far paura sono i costi di produzione dell’energia elettrica in continuo aumento da qualche mese a questa parte. Il prezzo dell’elettricità ha superato per la prima volta i 700 euro/mWh ovvero 14 volte in più della media stagionale degli ultimi cinque anni. Uno schermo pubblicitario di 2 metri quadrati, secondo l’Agenzia per la Gestione dell’Ambiente e dell’Energia, consuma 2 kWh/anno cioè quanto consuma un’intera famiglia in un anno per illuminazione, elettrodomestici e per il funzionamento della casa in generale.

Per questo motivo la Germania ha chiesto a industrie e aziende in generale di contenere i consumi energetici e che comunque, in via di valutazione, l’acqua calda per le docce potrebbe essere concessa solo per poche ore al giorno.

 

TARIFFE IN AUMENTO DEL 100%

Secondo le ultime notizie le tariffe potrebbero aumentare del 100%, già a partire dall’autunno. I motivi che spingerebbero al rialzo i costi per i servizi sono gli stessi, aumento del costo dell’energia e scarsa reperibilità di alcuni materiali.

L’impatto sul potere di spesa delle famiglie è evidente, l’aumento va infatti ad aggiungersi ai possibili rincari di bollette, generi alimentari e in generale sulla borsa della spesa media.

 

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