Mi permetto di aprire le danze per le candidature al premio Sant’Ilario 2023 proponendo il dottor Vittorio Franciosi che vedrà l’ultimo giorno di lavoro a fine novembre. Il giusto momento per premiare una vita lavorativa al fianco dei malati oncologici anche terminali.
A Parma è un nome molto conosciuto e forse non servirebbe nemmeno una presentazione del suo operato. Credo però che il suo punto fondamentale fosse rendere facili le cose difficili, quelle molto difficili ovvero quelle decisioni che i pazienti devono prendere quando si è in bilico fra la vita e la morte.
Ne parlo al passato solo perché il premio Sant’Ilario verrà assegnato un mese e mezzo dopo il suo fine lavoro all’ospedale Maggiore per il ritiro in pensione
Il suo impegno civico è indubbio. Un dottore che ha saputo prendere decisioni anche molto difficili come uomo ancor prima che come medico. Non facile rimanere lucidi, avere quella prontezza di riflessi e quella chiarezza di vedute in momenti stressanti quando, per anni, si vive ogni giorno a contatto con persone che vedono già il finire della vita a causa di una malattia tremenda.
C’è chi si è salvato e c’è chi non ce l’ha fatta. Anche in quest’ultimo caso il contributo del dottor Franciosi è stato fondamentale. Ha migliorato il fine vita di molti pazienti, ha mantenuto forte la loro dignità di persone. Ecco perché, a mio parere, gli andrebbe assegnato il più alto premio cittadino.
Per aver fatto della sua vita un esempio da seguire.
Anche questo è un ulteriore punto forte, vorrei che la sia vita lavorativa fosse di esempio ai giovani, alle nuove leve che possono così vedere chiaro il percorso di un medico che, attraverso scelte e capacità, è arrivato all’apice di una carriera talmente importante che la comunità, la città intera gli ha attribuito il premio più importante come ringraziamento e non come un addio.
Credo che le migliaia e migliaia di persone che lo hanno conosciuto anche indirettamente potranno essere d’accordo con questa candidatura ancora più che con me.
Ricordiamolo, il premio Sant’Ilario non è un premio istituzionale, accademico ma un premio civico, un riconoscimento delle persone alla personalità, al genio e a tutto ciò che non può essere espresso con voti o punti. E’ un premio al coraggio, alla qualità, all’interesse, alla personalità e, in fondo in fondo, alla comunità stessa. Così che quel riconoscimento divenga bandiera per un nuovo dottor Vittorio Franciosi.