Migliorare l’inclusione scolastica per disabili si può

27 Set 2022

Occorre riequilibrare le ore degli educatori di sostegno. La risposta in Consiglio comunale

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L’apertura delle scuole è vicina e, purtroppo, non è stato possibile intervenire prima su alcuni aspetti che riguardano il mondo della disabilità e l’inclusione scolastica. Ho chiesto al Comune se vi è la possibilità di aumentare il monte ore degli educatori di sostegno per alunni e studenti affetti da disabilità o, perlomeno, riuscire a riequilibrare il numero di ore fra i disabili più gravi e i meno gravi.

Ho inoltre chiesto se è possibile intervenire in aiuto alle famiglie degli alunni e studenti disabili per coprire almeno in parte il Contributo Volontario Scolastico.

 

Si deve alleviare il peso dei genitori di bambini e ragazzi affetti da disabilità. Capita, purtroppo, che per garantire il servizio di sostegno a favore di alunni e studenti con maggior disabilità, ovvero coloro che devono essere seguiti costantemente in ogni momento, vengano sottratte ore a chi soffre di un grado inferiore di disabilità.

Si tratta di un normale meccanismo, in caso di assenza di un educatore o per qualsiasi altro problema, il servizio viene garantito dai colleghi che devono però far venire meno il proprio supporto ai meno gravi. Si possono immaginare gli effetti in questo periodo in cui la pandemia è ancora presente e gli educatori sono esposti al rischio di positività e quindi a un periodo di quarantena.

Va rilevato che bambini e ragazzi a Parma, che frequentano elementari medie e superiori a cui è riconosciuta la disabilità, sono 465 e oltre la metà di questi sono ritenuti di grave entità, affetti da problemi cognitivi rientranti nello spettro autistico e nel ritardo mentale.

 

Da anni non si parla del problema. Il mondo della disabilità è un tema molto delicato, non si possono dimenticare quelle famiglie che sono chiamate a vivere sul filo di lana, fra le incognite del futuro e i problemi di ogni giorno ben più gravi di quelli delle normali famiglie.

Per questo motivo sono intervenuto a chiedere come è possibile riportare in equilibrio questo meccanismo, già a partire dall’anno scolastico che sta iniziando, garantendo la copertura ottimale dell’educatore di sostegno a favore di bambini e ragazzi con un grado di disabilità inferiore. Ho chiesto anche di aumentare il numero di ore degli educatori di sostegno anche se questa misura non sarà probabilmente così immediata.

 

Sono convinto che si troverà presto un modo per sostenere queste famiglie e migliorare il servizio di inclusione scolastica, si tratta di piccoli cambiamenti che possono portare a risultati importanti.

 

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———– IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE – 5 SETTEMBRE 2022 ———–

 

Al Presidente del Consiglio Comunale

Al Sindaco

 

INTERROGAZIONE ex art 36 regolamento comunale avente a oggetto:

SERVIZI PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA PER ALUNNI E STUDENTI CON DISABILITA’

 

Il sottoscritto Consigliere Marco Alfredo Arcidiacono (PD);

 

PREMESSO CHE

 

nel territorio del Comune di Parma sono presenti 29546 alunni per l’anno scolastico 2020-21considerando gli ordini di scuola dalla primaria alla secondaria di secondo grado statali e parificate come riportato al disciplinare del progetto di gara;

di questi alunni e studenti 788 sono certificati ai sensi della legge 104/92 e che in totale risultano 465 fra alunni e studenti in carico al Servizio per l’Inclusione Scolastica;

di quest’ultimo dato oltre la metà sono affetti da problemi cognitivi rientranti nello spettro autistico e nel ritardo mentale;

il disciplinare di gara riporta un monte ore pari a 955 ore settimanali di supporto all’inclusione scolastica sostenute da 156 educatori;

tutti gli ulteriori dati possono essere desunti dallo stesso disciplinare di gara;

 

CONSIDERATO CHE

 

in passato l’Amministrazione aveva considerato di eliminare il servizio di inclusione scolastica, andando poi a ridimensionare al ribasso il monte ore pro alunno o studente;

negli anni precedenti tutte le ore di inclusione scolastica sono state utilizzate, stando al disciplinare di gara di cui prima;

per soddisfare le esigenze di alunni e studenti con il grado più alto di disabilità si ricorre agli educatori andando a sottrarre ore di inclusione scolastica ai disabili di minore entità;

 

CHIEDE

 

se sia possibile individuare un metodo per cui alunni e studenti con minor grado di disabilità non perdano ore di assistenza all’inclusione scolastica, così da mantenere la previsione di ore di sostegno per questa fascia;

 

se sia possibile aumentare il monte ore di inclusione scolastica pro alunno o studente già a partire dall’anno scolastico 2022-23 o se, in previsione, si possa aumentare il monte ore per i prossimi anni scolastici;

 

se e in quale modo il Comune può intervenire a sostegno del Contributo Volontario scolastico richiesto ogni anno anche ai genitori di alunni e studenti affetti da disabilità, tenendo conto che si tratterebbe di una cifra irrisoria per le casse comunali ma un importante aiuto allo sviluppo delle persone affette da disabilità.

 

Parma,   02 09 2022

Marco Alfredo Arcidiacono

  Consigliere comunale PD                                                                    

 

 

COME E’ ANDATA A FINIRE

 

(a seguito discussione in aula del 27 settembre 2022)

 

“Si tenga conto che questa interrogazione è presentata a scopo propositivo, per migliorare la vita dei disabili e delle loro famiglie” ha affermato in apertura di lavori del Consiglio comunale del 27 settembre 2022 andando poi a illustrare alcuni dati sull’inclusione scolastica per alunni e studenti disabili presenti nel disciplinare di gara riferiti all’anno scolastico 2020-21.

L’Assessore Bonetti ha fornito una serie di dati riguardo al numero di operatori e di ore di insegnanti di sostegno per disabili affermando “il fenomeno è in aumento, se ne sta ragionando in questi giorni in ottica del bilancio di previsione 2023”. Il Consigliere Arcidiacono ha apprezzato l’aumento del numero di ore per gli insegnanti di sostegno anche se, di fatto, si tratta di un adeguamento all’aumento della richiesta e non a un vero e proprio miglioramento del servizio.

Al secondo punto dell’interrogazione vi era poi la richiesta della possibilità di intervento a sostegno del contributo volontario scolastico per i disabili. Cifra irrisoria definita dal Consigliere Arcidiacono ma al cui riguardo è stato specificato dall’Assessore Bonetti “si tratta di un contributo volontario spetta ai dirigenti scolastici, può anche non essere pagato in caso di disagio economico senza che vi sia discriminazione”.

 

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