Nella recente sessione del Consiglio Comunale di Parma ci sono state due interrogazioni, entrambe dell’opposizione. Una sull’adesione da parte dell’Amministrazione al registro CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo) su cui era già stata fatta una comunicazione in marzo dal consigliere Arcidiacono e su cui sono state presentate due mozioni di due schieramenti opposti: Partito Democratico e Lega. L’altra interrogazione ha riguardato l’antenna telefonica ubicata in Largo Visconti. Sembra che l’altezza dei palazzi contemplati per la rilevazione del fondo elettromagnetico, a parere del Comitato, sia errata, e dichiarano di possedere prove documentali. Tuttavia, l’assessore Borghi ha dichiarato che non sono previsti nuovi rilievi da parte di Arpae sull’antenna, poiché tutti i parametri di legge sono stati rispettati.
La parte deliberativa ha visto l’approvazione del bilancio consolidato 2022 del Comune. È estremamente incoraggiante vedere che il bilancio consolidato del Gruppo Comune di Parma ha registrato risultati positivi, con la stragrande maggioranza delle società partecipanti che ha contribuito a un utile di ben 16 milioni di euro. Nonostante la sfida che affronta l’Asp, è lodevole l’impegno del Comune nel sostenere l’azienda, soprattutto considerando l’imminente avvio del nuovo centro per l’impiego nell’area Bingo. È altrettanto positivo notare che saranno intrapresi interventi strutturali per ristabilire l’equilibrio finanziario e che l’assessore Bosi si è fatto portavoce delle tariffe bloccate da 15 anni. Le entrate aggiuntive provenienti da varie fonti, tra cui il contributo di un milione di euro da Smtp, sono una notizia incoraggiante che promette ulteriori progressi per la comunità di Parma. Inoltre, la riduzione degli oneri di urbanizzazione di 1,3 milioni di euro è una buona notizia per i cittadini. Un bilancio che, nel complesso, sembra promettente per il futuro della città.
L’argomento che ha scatenato le emozioni più intense è stata la fase delle mozioni, soprattutto quella della lapide dedicata ai caduti e dispersi della Repubblica Sociale Italiana. Dopo una discussione appassionata, il Consiglio ha votato a favore della mozione, presentata dalla maggioranza, che chiedeva alla Giunta di abrogare la delibera emessa nel 2012 dal commissario Mario Ciclosi, non consentendo così la ricollocazione della lapide nel cimitero della Villetta. Una decisione che ha diviso nettamente l’assemblea, con 19 voti favorevoli e 4 contrari, oltre a alcune astensioni.
La seduta è terminata con la mozione dell’opposizione sull’UNIVERSALIZZAZIONE DEL DIVIETO DI RICORSO ALLA SURROGAZIONE DI MATERNITÀ DA PARTE DEL CITTADINO ITALIANO, respinta anche perché la pratica è già illegale in Italia e perché sul divieto universale un comune non può avere voce in capitolo se non per sostenere la propria linea con il governo centrale.
